SAMUEL BECHETT

Olio su compensato, 100x140cm

13 aprile 1906 Irlanda
22 dicembre 1989 Parigi

Drammaturgo

Con il suo genio e il suo talento ha rivoluzionato il teatro del Novecento, ed è per questo che oggi viene ricordato come uno degli intellettuali più influenti del Ventesimo secolo.
Oltre a numerosissimi testi, la sua figura va ricordata anche per essere il padre di quello che Martin Esslin definì il “Teatro dell’assurdo”.
Murphy, il primo romanzo scritto ancora giovanissimo, mette in evidenza il profondo disagio esistenziale e senso di inappartenenza che lo accompagneranno per tutta la vita. Questo libro, rappresenta per me, la presa di coscienza che avrei dovuto prima accettare per conviverci, e poi, eventualmente, crearmi gli strumenti per uscire da una trappola mortale chiamata timidezza accompagnata da un profondo senso di inadeguatezza.

Aforismi
“Ho provato, ho fallito. Non importa, riproverò.
Fallirò ancora. Fallirò meglio”
“L’arte è pura interrogazione”
“Tutte le arti si assomigliano: un tentativo per riempire gli spazi vuoti”
“Che cosa so del destino dell’uomo?
Potrei dirvi di più a proposito dei ravanelli”
“Non c’è niente di più comico dell’infelicità”