CHARLES BAUDELAIRE
Olio su compensato, 100x140cm
9 aprile 1821 Parigi
31 agosto 1867 Parigi
Padre del Simbolismo
Poeta – scrittore – critico letterario – critico d’arte – giornalista – filosofo
aforista – saggista e traduttore
Libri:
“I fiori del male”
“L’albatro”
“I paradisi artificiali”
“La natura è un tempio in cui viventi colonne
lasciano talvolta sfuggire confuse parole”
Il personaggio “Charles Baudelaire” ha alimentato il mito del bohémien. Figura in parte contrapposta, in parte collocata al fianco del dandy e dell’esteta, Baudelaire incarna quella visione di gioventù romantica dedita all’eccesso e alla poesia, un po’ cupa e ribellistica.
La “psicologia” di Baudelaire si basa sul conflitto tra l’orrore e l’estasi, sull’amore non solo fisico ma anche platonico, sul rifiuto dei valori del realismo e del positivismo, primeggiando invece la sensibilità, l’irrazionalità, la malinconia, la verità umana al centro dell’universo; la preferenza e l’esaltazione di un mondo ideale, immaginario, onirico, nel quale fuggire, poiché il mondo reale è orribile, spaventoso, fatto solo di delusioni e di dolore. Questa visione della vita, del mondo, della società e della natura ha portato alla diffusione del simbolismo, ma anche alla nascita del decadentismo, che deriva proprio dalla corrente simbolista, e che si sviluppa soprattutto in Francia e in Italia.